La tiroidite di Hashimoto è una condizione cronica della tiroide, caratterizzata da un’infiammazione autoimmune che provoca un ingrossamento della ghiandola senza sintomi evidenti e l’insorgenza di sintomi tipici dell’ipotiroidismo.
Si presenta con una prevalenza maggiore nelle donne e la sua incidenza aumenta con l’età e nei soggetti con alterazioni cromosomiche. La tiroidite di Hashimoto è talvolta associata con altre patologie autoimmuni, tra cui l’insufficienza surrenalica, il diabete di tipo I, la vitiligine, l’ipoparatiroidismo, la calvizie precoce, l’anemia perniciosa, alcune malattie del connettivo, la malattia celiaca …
I pazienti lamentano un ingrandimento non dolente della tiroide o un senso di costrizione alla gola. L’esame obiettivo mostra un gozzo che si presenta liscio o nodulare. Molti pazienti presentano i sintomi dell’ipotiroidismo, ma alcuni lamentano i sintomi dell’iperfunzione tiroidea determinata dalla tiroidite.
Nelle fasi precoci della malattia i livelli di T4 e di TSH sono normali e si osservano elevati livelli di anticorpi anti-tireoperossidasi, meno frequentemente di anticorpi anti-tireoglobulina. L’ecografia tiroidea, eseguita in presenza di noduli palpabili, rivela spesso che il tessuto tiroideo presenta una eco-struttura disomogenea ed ipoecogena.
Occasionalmente, l’ipotiroidismo è transitorio, ma la maggior parte dei casi richiede una terapia ormonale sostitutiva per tutta la vita.