L’attuale situazione epidemiologica ha determinato la possibilità di modulare le disposizioni relative all’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie per l’accesso alle strutture sanitarie. Con l’ordinanza del Ministero della Salute che lascia alla discrezione dei Sanitari la decisione sull’utilizzo di tali dispositivi per l’accesso agli studi medici, risulta utile applicarne l’uso in maniera omogenea in tutti gli studi medici, al fine di contenere il rischio di trasmissione del Virus Sars-Cov-2 e delle altre patologie infettive a trasmissione respiratoria.
Considerato, altresì, che molti studi effettuati dall’inizio della pandemia hanno dimostrato che l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie deve essere integrato anche da altre misure preventive attinenti alla organizzazione dello studio, quali la creazione di percorsi separati per pazienti, il distanziamento fisico, l’adeguata areazione degli ambienti, l’educazione dei pazienti a comportamenti quali l’igiene delle mani e l’igiene respiratoria o ‘etichetta respiratoria’ che prevede alcune semplici ma fondamentali azioni per limitare significativamente il rischio di trasmissione e diffusione di microrganismi da persona a persona per via respiratoria.
Il rispetto dell’etichetta respiratoria non è, quindi, una disposizione legata esclusivamente al COVID-19, ma era già in uso e indicata per proteggere in caso di qualsiasi patologia infettiva respiratoria. Tali procedure appaiono altrettanto efficaci anche verso le altre malattie infettive trasmissibili con le medesime modalità e, quindi, saranno utili a contenere il rischio di infezioni per tutti gli assistiti che afferiscono nei vari studi medici, ma anche a proteggere i medici ed i loro collaboratori.