La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è uno dei disturbi endocrini più comuni:
- È presente nel 15-20% delle donne in età riproduttiva ed è caratterizzata da iperandrogenismo, anovulazione e aspetto policistico delle ovaie;
- Le pazienti con PCOS presentano un rischio maggiore di sviluppare disordini metabolici ed endocrinologici come obesità, insulinoresistenza, sindrome metabolica ed infertilità;
- Inoltre, sempre più evidenze suggeriscono un legame tra PCOS e patologie della tiroide.
Tra le disfunzioni tiroidee, le patologie autoimmuni della tiroide sono le cause più frequenti di ipotiroidismo manifesto o di ipotiroidismo subclinico.
La sindrome dell’ovaio policistico e l’ipotiroidismo hanno alcuni aspetti comuni sebbene vi sia una diversa patogenesi. L’aumento del volume ovarico e le alterazioni cistiche dell’ovaio si possono riscontrare nell’ipotiroidismo primitivo e numerose, crescenti evidenze suggeriscono che le patologie tiroidee sono più comuni nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico rispetto alla popolazione generale. Le pazienti con ipotiroidismo subclinico possono avere cicli anovulatori, squilibri ormonali, subfertilità e/o eventi avversi in gravidanza: tutti aspetti che si riscontrano anche nella sindrome dell’ovaio policistico. Si osservano, altresì, in queste pazienti, un aumentato rischio di obesità, resistenza insulinica e iperlipidemia in modo simile a quanto si osserva nelle donne con micropolicistosi ovarica.
Una metanalisi interessante ha dimostrato che il rischio di sviluppare un ipotiroidismo subclinico nelle donne con ovaio policistico era triplicato rispetto ai controlli suggerendo che la sindrome dell’ovaio policistico potrebbe essere un fattore di rischio per lo sviluppo di ipotiroidismo subclinico. Infatti, lo screening tiroideo nelle pazienti con sindrome dell’ ovaio policistico è raccomandato anche in assenza di sintomi legati alla disfunzione tiroidea, perché può giovare al paziente dal punto di vista clinico.
Uno screening della funzionalità tiroidea è, inoltre, consigliato in donne con infertilità, disturbi del ciclo mestruale e/o sospetta PCOS, insieme alla valutazione dell’immunità tiroidea, anche in assenza di sintomi manifesti. Risulta opportuna e necessaria, quindi, la valutazione da parte di un esperto endocrinologo-ginecologo, per la maggiore consapevolezza ed attenzione con le donne con sindrome dell’ovaio policistico e ipotiroidismo subclinico rivolta ad una accurata definizione diagnostica, terapeutica e di follow-up, in considerazione del molteplice coinvolgimento presente, in queste donne, di disordini ormonali, alterazioni metaboliche e disturbi ginecologici, ambito peculiare di studio del multi-specialista, sia endocrinologo sia ginecologo.