La metformina riduce il rischio di sviluppare diabete di tipo II nei soggetti ad alto rischio nell’arco di 15 anni, specialmente in caso di glicemia elevata e nelle donne con anamnesi di diabete gestazionale. Questi dati emergono dall’analisi dei risultati condotto dal Massachusetts General Hospital di Boston, secondo cui il beneficio è evidente a prescindere dal metodo impiegato per la diagnosi di diabete.
La metformina rimane un agente del tutto sicuro ed economico, ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti; si tratta di uno dei pochi farmaci al mondo la cui assunzione per la prevenzione del diabete sarebbe sensata.
Al momento questo impiego del farmaco è off-label ed è improbabile che le ditte farmaceutiche modifichino le proprie indicazioni, ma i bassi costi ed il profilo di sicurezza della metformina la rendono un’opzione accattivante come aggiunta agli approcci basati sullo stile di vita. Sussiste una certa resistenza all’assunzione di farmaci per la prevenzione delle malattie, ma questa applicazione non sarebbe diversa da quella delle statine e dei farmaci ipotensivi per la prevenzione delle cardiopatie.
La prevenzione del diabete è importante, in quanto esso porta a riduzione della vista, insufficienza renale, disturbi circolatori rilevanti fino ad amputazioni e cardiopatie; pertanto, la riduzione dei fattori di rischio o il ritardo della sua insorgenza sarebbero di per sé obiettivi di importanza fondamentale (Diabetes Care).