Un gruppo internazionale di ricercatori ha applicato una tecnica innovativa per verificare come gli interferenti endocrini possano danneggiare la salute dell’osso. Ne è emerso che tali sostanze possono innescare meccanismi immunitari che favoriscono lo sviluppo dell’osteoporosi e di lesioni a carico di tale tessuto.
L’osteoporosi è un rilevante problema sanitario che si stima riguardi 200 milioni di persone nel Mondo e si prevede possa generare una spesa di 20 miliardi di euro all’anno, per i prossimi 5 anni, da parte dei servizi sanitari dei paesi occidentali.
L’osteoporosi è una malattia generalizzata dell’osso, che espone a un elevato rischio di fragilità e di fratture. In particolare, nel sesso femminile, tende a peggiorare dopo la menopausa ed è all’origine di seri danni al collo del femore, alle vertebre e alle ossa dell’avambraccio. Di recente la tecnica denominata micro-topografia ha permesso di individuare lesioni anche in ossa che non si ritenevano interessate dal problema, come quelle della mandibola, la cui integrità è determinante per l’impianto delle protesi odontoiatriche. La micro-topografia consiste in una osservazione delle strutture dei tessuti mediante appositi strumenti, che ne analizzano gli aspetti microscopici. In campo odontoiatrico permette di studiare non soltanto le caratteristiche dei denti, ma anche quelle dei tessuti nei quali essi sono impiantati. In una recente ricerca, con questa tecnica sono state valutate le aree di osso circostanti i denti e la distribuzione delle cellule immunitarie nell’ambito di tali tessuti. Per quanto attiene la valutazione degli effetti degli interferenti endocrini sulla osteoporosi, gli autori sono partiti dalle informazioni disponibili circa i danni che possono determinare a carico dell’osso.
Gli ftalati, presenti nella plastica e nei cosmetici, gli alchilfenoli e i tossilati, aggiunti a detergenti, profumi e materiali ignifughi, i perfluoroalchili, usati nella produzione di pentole, indumenti, tappeti, materiale elettronico e attrezzi meccanici, il bisfenolo A, presente in plastiche, contenitori di cibi e materiali per odontoiatria, il dietilstilbrestolo, estrogeno sintetico usato in alcuni casi di cancro della prostata, e la diossina e molecole simili, contenute nei pesticidi e negli scarti di combustione come quelli degli inceneritori, sono tutti interferenti endocrini ai quali sono stati attribuiti numerosi effetti dannosi per la salute. Un tipo di ftalato si è dimostrato in grado di alterare l’attività dei linfociti B coinvolti nel metabolismo dell’osso ed effetti simili sono stati attribuiti ad altri interferenti endocrini come la tributiltina. Questo è un aspetto piuttosto interessante, perché significa che gli interferenti endocrini non alterano solo le funzioni del sistema endocrino, ma anche di quello immunitario. Secondo gli autori, le alterazioni da loro individuate mediante la micro-topografia dell’osso della mandibola sono coerenti con i rilievi sperimentali relativi all’effetto di questi interferenti endocrini sul sistema immunitario.
Nelle conclusioni di tale studio, viene confermata la validità della micro-topografia nella valutazione delle alterazioni rilevabili nell’osso con osteoporosi e, altresì, viene auspicato che tale tecnica possa essere applicata per raccogliere ulteriori riscontri circa l’effetto degli interferenti endocrini su tale malattia.