Un gruppo di esperti statunitensi ha pubblicato delle linee guida per l’ottimizzazione della gestione della salute dei transessuali in età geriatrica. Il documento fornisce indicazioni relative a tutti gli aspetti di tale gestione, dalla diagnosi alle cure endocrinologiche, al supporto psicologico.
Fra gli specialisti cresce la preoccupazione circa il fatto che al benessere psichico e fisico dei transessuali, in particolare quando raggiungono la terza età, non viene dedicata la giusta attenzione. Questo fa sì che la gestione della salute dei transessuali anziani non sia sempre ottimale perché molti medici non hanno informazioni ed esperienza adeguate alle necessità di questa specifica casistica.
Partendo da un’analisi delle conoscenze oggi disponibili sulle problematiche e sulle soluzioni relative alla gestione della salute in questi soggetti, sono state formulate raccomandazioni sull’assistenza da fornire ai transessuali da parte di tutti i medici, a partire dai medici di medicina generale. Le linee guida sono state denominate “valutazione della salute geriatrica specifica per i transessuali” (Trans-specific Geriatric Health Assessment: TGHA). Il documento copre tutte le aree dell’attuale pratica clinica applicata per colmare le lacune sopracitate. L’importanza delle linee guida deriva dal fatto di contenere raccomandazioni dedicate e basate su un’adeguata documentazione scientifica. Fra gli argomenti trattati vi sono: approcci per migliorare le funzioni cognitive, indicazioni di stili di vita, indicazioni per le alterazioni della vista e dell’udito, soluzioni mirate a migliorare l’equilibrio e la stabilità e recuperare ed ottimizzare le funzioni urinaria e genitale. Inoltre, si indicano suggerimenti e consigli anche sul sonno, sull’alimentazione e sul benessere mentale dei transessuali.
Ampio spazio è dedicato all’adattamento delle cure ormonali all’avanzare dell’età ed a specifici approcci relativi allo screening, alla prevenzione, alla diagnosi ed ai trattamenti per le neoplasie che compaiono in età avanzata. Fra i contributi rilevanti forniti da questa attenta definizione ci sono: la segnalazione delle lacune oggi esistenti nella conoscenza di alcuni aspetti della gestione clinica dei problemi di salute dei transessuali anziani e la formulazione di indirizzi per futuri filoni di ricerca in questo campo. È auspicabile che in Europa ed in Italia vengano dedicate le attenzioni e gli approfondimenti clinici orientati alla gestione di questa peculiare casistica, che tengano conto delle realtà mediche e sociali peculiari di ciascun paese.
L’esperienza ultratrentennale fin qui maturata nell’approccio clinico alla disforia di genere ed al trattamento del transessualismo, espressa da questa struttura nell’ambito multi-specialistico sia endocrinologico, sia oncologico, sia ginecologico, sostiene e rafforza l’approccio clinico multidisciplinare più adeguato alle problematiche della gestione della salute dei transessuali in età geriatrica.