Un recente, interessante studio suggerisce l’esistenza di una relazione tra alcuni tipi di batteri nell’intestino e la secrezione degli ormoni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surreni. Il rilievo dei rapporti molto stretti fra microbiota e secrezione ormonale dell’ipofisi e/o dei surreni risulta sorprendente quanto impensabile fino a qualche anno fa.
Alcuni batteri producono l’acido gamma-amino-butirrico che funziona come mediatore nel sistema nervoso centrale ed influenza il funzionamento dell’ipotalamo e dell’asse ipotalamo-ipofisi-surreni, oltre a giocare un ruolo nello sviluppo del diabete di tipo 2 e di alcune malattie mentali. I dati raccolti suggeriscono una stretta associazione fra microbiota, metabolismo e le funzioni dell’ipofisi e del cervello.
Alla fine del secolo scorso questo ruolo del microbiota non era immaginabile, ma il significato più importante di questa scoperta mette in luce che l’organismo risulta un’unica armoniosa e raffinata sinfonia con delicati equilibri che interagiscono finemente tra loro e che la focalizzazione sui singoli apparati merita, invece, un approccio multi-specialistico ed una conoscenza approfondita dell’omeostasi endocrino-metabolica, del delicatissimo equilibrio ormonale e delle correlazioni coordinate di autocontrollo retrogrado (feedback mechanism) delle singole ghiandole endocrine a sostegno della qualità della nostra salute e del benessere generale della persona.
I medici, ma anche le persone dedite alla corretta osservazione e cura della propria salute, devono pensare ad un unico sistema, da mantenere e manutenere nel miglior equilibrio possibile. Per questo, la formazione professionale pluri-specialistica del medico o la multidisciplinarietà delle attività professionali rappresentano il più efficace approccio per la cura ed il mantenimento ottimale dello stato di benessere.