Tra le cause dell’infertilità maschile esistono numerose condizioni che possono determinare un mancato concepimento per inadeguato funzionamento dell’apparato riproduttivo maschile. In alcuni casi, all’origine del problema ci sono alterazioni della secrezione di ormoni che vanno identificate con precisione e curate adeguatamente.
Nel trattamento dell’ipogonadismo ipo-gonadotropo, sia congenito sia acquisito, che è una caratteristica causa pre-testicolare di infertilità maschile si somministrano gonadotropine o ormoni che stimolano la secrezione di gonadotropine e questo determina una ripresa della normale spermatogenesi. Di solito dopo alcuni mesi di sostituzione farmacologica degli ormoni che regolano l’apparato riproduttivo maschile i livelli di testosterone nel sangue e la produzione degli spermatozoi tornano normali.
Un’infertilità maschile da causa endocrina è anche quella determinata dall’eccessiva produzione di prolattina. Il trattamento dell’infertilità maschile da eccessiva produzione di prolattina può consistere nella rimozione chirurgica di un tumore che produce l’ormone o nella somministrazione di farmaci che possono ridurre la concentrazione nel sangue di prolattina e ristabilire una normale produzione di spermatozoi.
Infine, anche la ridotta o assente produzione di ormoni tiroidei è una causa principale dell’infertilità maschile e la terapia con gli appropriati farmaci sostitutivi risolve il problema.
Nonostante i progressi nella diagnosi clinica, in un terzo dei maschi con problemi di infertilità non è possibile individuarne la causa. In tali casi, le appropriate valutazioni endocrinologiche da parte di un esperto endocrinologo-patologo della riproduzione possono evitare trattamenti empirici con la somministrazione di ormoni inutili e/o dannosi.